Nella difficile esplorazione (percorso ancora non concluso) degli Arcani Maggiori, sono stata guidata non dal numero ma dal destino. Di volta in volta sono stati gli Arcani ad attraversarmi, con il loro implicito bagaglio di cambiamenti, sofferenze e nuove consapevolezze. Partendo dal Matto, che è anche un tributo allo scomparso Bowie, la carta dell’ispirazione e della partenza, passando dalla Papessa, la Solitudine che fa meditare e crescere, per arrivare al dittico “Temperance – La pendue”, che contiene sia il dolore che la guarigione… Passando dalla Morte, verso la Stella, verso la Luna. E, per finire, La Forza, arcano numero undici, è la prima carta della seconda serie decimale e contiene in sé tutte le qualità che sono state acquisite passando attraverso le carte precedenti. La Forza viene dopo il X perché solo chi ha potuto impugnare la Ruota per la manovella, ossia solo chi ha accettato il proprio destino e ha accettato di agire su di esso, può ottenere questa forza che si dispiega su ogni piano: spirituale, fisico, psichico; a questo punto si ottiene la capacità di intervenire nella realtà modificandola secondo il volere. Questo pezzo è stato esposto fuori concorso al Premio CascellaVII Edizione 2013/2014 – Tema: ₤’i®a.
“Per quanto violente in apparenza, sono immagini artistiche pienamente rispondenti al significato delle lame, anche laddove la libertà artistica si spinge oltre la tradizione. Una modernità necessaria, forse, alla rivisitazione dei simboli interni delle case. Estensione, sacrificio cruento solo nell’aspetto esteriore, energia straripante, dualità rinnovata e vergine, morte apparente e creativa, dolore “generante” e lucore in pectore. Davvero notevole ed emozionante. “(R. Caravella)