Titolo Polittico: “Seph [ Erotica ]” © Agostino Bergo e Monica Maria Seksich (2014-2016)

“Chesed” © Monica Maria Seksich (2014-2016).

Un pensiero su “Titolo Polittico: “Seph [ Erotica ]” © Agostino Bergo e Monica Maria Seksich (2014-2016)

  1. “Strano a dirsi, ma la sottile linea che divide l’evidenza dall’impossibile è davvero molto esigua. Si può fare spesso davvero fatica a comprendere quei sentieri che portano il visionario verso la sua visione. E talvolta si tende a sottovalutare, specialmente oggi, ciò che non mostra evidenze. Ma questa è arte raffinata di chi anela a scorgere le rive del senso della vita.
    La prima evidenza è l’apparente impossibilità di aderire alla convenzione. Chesed o Ghedullah è per antonomasia il braccio destro. Il braccio che il povero Aronne alza armato di coltello per sacrificare l suo unico amato figlio a Jeweh per fede e per conoscenza.
    Ma è anche il destrocherio araldico, il braccio del cavalierato che brandisce l’arma santa e, se alzato al cielo è simbolo di compassione e tolleranza.
    Eppure lo vedo sinistro. Evidenza. Ma guardo bene e scorgo sul fondo un bersaglio, in cui anche i valori sono o sembrerebbero capovolti… l’Uno, il maggiore è fuori mentre il cinque è al centro… Cosa c’è di più chiaro in questo? Nulla se si pensa tutto come un riflesso in uno specchio. Così tutto si capovolge: la sinistra pur rimanendo tale mi appare come logicamente destra e così anche tutto il resto.
    Il Pensiero è dunque d’improvviso riflesso in un completo capovolgimento dell’evidenza più scontata. Il differente è e torna ad essere normalità seppur migliore perché sofferto, non più scontato ma conquistato.
    E questo è proprio ciò che ne fa il mattino di Chesed: il suo giudizio, la sua capacità di dinamismo senza rinunciare al rigore, lasua forza intima di immedesimazione, di saper essere l’altro e se stessi al contempo. E’ il vaso in cui l’acqua è argento e l’argento carne e la carne terra e la terra acqua nuovamente…
    nel centro resta la condizione umana che si appalesa sempre come enigma divino, faunesco…. Panico nel senso più primordiale del termine che punta ad un solo centro: il cinque…. Segno ed emblema di un ponte che riunisce il cielo con la terra e la terra con il cielo.
    Ecco la potente sensualità di Chesed in questo ciclo di Seph [Erotica] che riesco a cogliere non essendo altro che un comune operatore in arte e non un critico di professione (per mia fortuna e soddisfazione…).
    La potenza sta nella forza di riunire l’umano al sovrumano, il possibile all’impossibile; sta nel creare un ponte sottile e invisibile – posto agli angoli della nostra esistenza – tra i mondi della diversità perché questa possa tornare ad essere puro nutrimento. Ossimoro cabalistico e alchemico in cui tutto è sopra come sotto tutto è destra come sinistra tutto è centro come un fuori. Così ogni radice è fronda pre la terra e ogni fronda è radice per il cielo.” (Roberto Caravella)

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